Canale di Faggeto

L’itinerario si sviluppa lungo il sentiero n. 913 e, successivamente, 913b. Parte dalla zona alta di Spigno Saturnia Superiore, raggiungibile con l’auto in località Campeo e poi, attraverso la località “Masseria Santilli” prima e il Canale di Faggeto poi, punta decisamente al Tetto degli Aurunci e alle sue tre vette più elevate: Petrella, Campetelle, Sant’Angelo. Occorre usare un po’ pazienza per superare il primo tratto del sentiero, fatto di una sterrata scarsamente manutenuta e circondata da vegetazione alquanto caotica, per approdare nello stupendo scenario della fittissima foresta che accompagna l’escursione fino al paesaggio carsico della cresta.

La difficoltà risiede soprattutto nel dislivello, che rende il tragitto costantemente in salita per tutta la sua durata. Questo potrà comunque essere stimolante per l’escursionista allenato o per chi voglia prendere l’escursione anche come un’occasione di allenamento. La bellezza dell’itinerario è data soprattutto dalla foresta, una faggeta che a tratti sembra impenetrabile e che probabilmente risente del particolare microclima che si viene a creare nel vallone: spesso una coltre di nubi lo avvolge anche quando altrove è bel tempo, rendendo l’ambiente umido e regalandogli un alone di mistero. Sono frequenti esemplari enormi di faggio (e a quote più basse, poco dopo essere entrati nel bosco, anche di castagno): alberi secolari che il peso stesso ha fatto cadere o il cui tronco si è aperto in due. Questo non fa perdere nulla della loro spettacolarità, e fa solo riflettere sull’opera costante della Natura alla ricerca continua dell’equilibrio. Noi stessi abbiamo sentito, mentre salivamo, il fragore di un albero cadere non distante da noi: dopo poco abbiamo potuto ammirare un enorme esemplare di faggio che era parzialmente caduto, lasciando nell’aria un forte odore di segatura.

Salendo, oltre quota 1250 la foresta pian piano si dirada, lasciando spazio all’ambiente carsico. Sono frequenti qui gli esemplari di conifera, che accompagnano il percorso. Si giunge, intorno quota 1300, all’incrocio con il 913b, diretto alla vetta del Petrella; mentre il 913 continua per la vetta del Monte S. Angelo (distante da cartello mezz’ora) e poi per il Petrella stesso passando per il Campetelle, abbiamo continuato proprio per il 913b che, serpeggiando, guadagna i 1533 del Petrella direttamente (40 minuti da cartello), sempre con costante pendenza.

Si giunge sulla vetta da sud, non incrociando il sentiero proveniente dal Campetelle: nonostante l’antennone, lo scenario è sempre meraviglioso, regalando all’escursionista soddisfazione certa per lo sforzo compiuto.

ItinerarioSentieri CAI 913 e 913b
DifficoltàE+
Dislivello1120 m
Tempo totale5.30 ore a/r